Ripensare la bellezza

Ho lavorato molti anni al tentativo di dare una forma concreta ed uno sbocco pratico a questa parte del pensiero di Gregory Bateson, ed il risultato è stato sorprendente anche per me.

Dapprima, è stata confermata la tradizione che attribuisce un ruolo salvifico alla bellezza, declinandola come salvezza ecologica; inoltre, e soprattutto, è stato possibile concludere che la conoscenza più adatta ad amministrare le ecologie dell’ambiente e del corpo umano non è quella scientifica, che già Husserl, correttamente, aveva definito una téchne, ma è la conoscenza non matematizzata, che la nostra civiltà definisce umanistica.

Ho proposto, quindi, di affidare agli approcci umanistici alla realtà naturale e al mondo umano il ruolo di moderna epistème, con il compito non soltanto di «assegnare dei fini» alla téchne, ma anche, quando possibile, di intervenire direttamente sulle ecologie del mondo e del corpo.

A testimonianza di ciò, nella seconda parte del lavoro ho indicato alcune ecologie e medicine umanistiche che sono già in grado di ricoprire questo ruolo epistèmico: l’etica della terra di A. Leopold, l’architettura del paesaggio, la medicina psicosomatica di V. Weizsäcker  e L. Chiozza, la medicina omeopatica e l’agopuntura tradizionale cinese.

Autore: Aldo Cichetti

Editore: Mimesis Edizioni

Con una Prefazione di Arnaldo Colasanti ed una Postfazione di Paolo Aldo Rossi

http://mimesisedizioni.it/libri/ripensare-la-bellezza.html